GIOVANNI
GUACCERO

composer

A roda dos planetas errantes

Giovanni Guaccero & Choro de Rua

musiche di G. Guaccero

(CD, AlfaMusic, 2016) - vai al sito Egea

home / bio / commenti e rassegna stampa

Commenti e rassegna stampa

«Giovanni Guaccero ha poco più di trent’anni, e la sua musica divora con profitto i cibi più diversi, gli vengano offerti da maestri italiani, penso a Petrassi, a Maderna, o dal free jazz, in specie da solisti inventivi alla Coltrane, o anche da anonimi materiali etnologici (come in “Africa” 1990). In un Cd Domani Musica (DMCD 9804) di Guaccero scoprirete la generosa e anche severa capacità di amalgamare voce (contenuti) e significativi organici orchestrali. Notevolissimo il "Salmo Metropolitano" su testi di Pasolini, Roberto Gualtieri e dello stesso Guaccero. Tema il rapporto tra padri e figli , la dialettica fra storia e natura che gioca d'insidia nel tramandare valori e insieme consumarli. Ma il tema conclusivo, affrontato con vero coraggio stilistico è: come superare gli schematismi espressivi novecenteschi?»

ENZO SICILIANO
(La Repubblica - Il Venerdì, 30-7-1999)


«…intellettuale del cambiamento»

LUIGI PESTALOZZA
(Musica/Realtà, novembre 2001)


« (…) Grandioso affresco musicale e linguistico è da ultimo Salmo metropolitano, un lavoro nel quale le illuminanti parole di Pier Paolo Pasolini sul rapporto tra la "generazione dei padri" e quella dei figli offrono a Guaccero la cornice di riferimento per affrontare il tema della "fuoriuscita dal novecentismo", inteso come approdo a un nuovo linguaggio musicale svincolato da qualsiasi ansia di classificazione. »

VALENTINO SANI
(Booklet CD “Salmo metropolitano ed altre composizioni”, 1998)


«Il lavoro di Guaccero, applauditissimo, (…) fa proprie le profetiche parole che Pier Paolo Pasolini scagliò contro i propri contemporanei: “La nostra colpa di padri consisterebbe nel credere che la storia non sia e non possa essere che la storia borghese”, e: “anche se i figli sono buoni, se io loro padri hanno peccato, essi devono essere puniti”. (…) Guaccero, figlio dei figli di quei padri, intende fare i conti con la sconfitta ereditata cercando di portare la tradizione compositiva colta fuori da quella “storia borghese”, di cui non sono riuscite a liberarsi neanche le avanguardie degli anni Sessanta»

CLAUDIO VEDOVATI
(Il Manifesto, 18-06-1995)


« (…) Non è un caso che le composizioni più riuscite a nostro avviso risultavano quelle che si univano a versi più ‘lievi’ come Uno dei tanti epiloghi con le musiche di Giovanni Guaccero, racconto di un sogno, sogno di una vita, di un viaggio per un luogo lontano che nasce sul suono del tamburello prima solo, danzante, ingenuo – come Ninetto nel sogno – raggiunto da un flauto dal sapore arcaico e dagli archi, con violino solo a disegnare una melodia del sapore bartokiano.»

GIUSEPPINA ROSSI
(Il Manifesto, 9-5-2002)


«Il paesaggio sonoro, pur mantenendo un colore di fondo costante, passa attraverso forme, suoni e pensieri diversi. Questo spirito divino (un albero? una montagna? una canzone? un fiore?) è sempre stato vivo nella musica di Giovanni Guaccero, ma in questo caso assume concretamente le sembianze di un sentiero (musicalmente autonomo ma intimamente legato alle immagini) che, partendo da un’evidente sospensione mistica (Viaggio I, Montagne I, Movimento dell’onda) e passando attraverso una luciferina sperimentazione (Vortice, Fatica..) approda ad un canto nuovo e antico allo stesso tempo (Personaggio possibile) dove la personalità dell’autore è così fortemente riconoscibile da far pensare a una robusta e sapiente montagna.»

FABRIZIO DE ROSSI RE
(Booklet CD “Musica per le montagne”, 2004)


«Musica per le montagne. La meraviglia maggiore di questo disco è che pur essendo stato concepito come accompagnamento di uno spettacolo audio-visivo e di un video ispirati alle montagne, vive di vigorosa linfa propria senza alcun bisogno di rimandi visuali. Forse perché “rinforzato” da altri brani, comunque perfettamente confacenti al progetto complessivo del CD. Giovanni Guaccero, musicista e compositore romano, è l’autore o coautore di tutti i pezzi, in cui mette in mostra una poetica sonora sfaccettata, mescolando con assoluta modernità tessiture contemporanee, andamenti jazzistici, evocazioni teatrali, pennellate di suggestioni sudamericane, echi del progressive italiano più colto dei Settanta. Un pout-pourri magico dal quale scaturisce una musica sospesa e pensosa ma mai immobile: avanguardia molto soffice.»

ANTONELLO ANTONELLI
(World music magazine, marzo-aprile 2005)


«Musica per le montagne. Un cd di musica descrittiva, funzionale, non lontana dalla border music che ci è più vicina, e più amiamo. Vi fanno capolino alcune modalità improvvisative, ed un riferimento che sento tra le tracce, soprattutto in certe 'sospensioni' delle frasi pianistiche, e che va a Roedelius (…). Qui si tratta del sistema musica, che nel periodo sperimentalistico ha dato parecchio da soffrire, ed oggi riesce a procurare vertigini, stavolta estetiche, se solo si riesca a lasciarsi andare. Interessante dunque il disco, e sta bene sul piatto.»

GIROLAMO DE SIMONE
(Konsequenz, 2005)


« (…) “Musica per le montagne” che fin dal titolo dichiara il suo intento, vive di vita propria entrando per meriti nelle buone produzioni di musica jazz europea citando la "scuola" di Manfred Eicher ma mantenendo una connotazione italiana. (…) Un percorso che è un invito alla nostalgia, una sorta di recherche dello spirito e della natura.»

BIAGIO COSCIA
(Officina HCE, 2004)


«Solo un profondo conoscitore di Jobim, e della bossa nova più raffinata, avrebbe potuto concepire una musica del genere»

STEFANO LA VIA
(Fra Nuova Consonanza e Música Popular Brasileira - intervista a G. Guaccero in http://www.absolutepoetry.org, 2011)


«La musica di Guaccero, propone un vivacissimo, ritmico e originale microcosmo sonoro che, ispirandosi sapientemente all'avvolgente e magica musica brasiliana, all'opera buffa italiana e ai suoni della contemporaneità, ci invita a nuove e piacevoli soluzioni d'ascolto, dilatando le possibilità d'espressione dell'opera per bambini.»

TULLIO VISIOLI
(quarta di copertina del volume/cd "L'Arco magico", 2011)


«Soffermandoci sull'aspetto sonoro, le musiche sono accattivanti senza essere mai scontate, consentendo di seguire Vittorino in un viaggio nel viaggio.»

LARA CORBACCHINI
(scheda su "L'Arco Magico", Musica Domani 166, 2013)


«Ciò che trovo avvincente nel modo di scrivere di Giovanni è la sua capacità di raccontare tale storia con un linguaggio che combina, nel modo più piacevole, l'impeccabile bravura accademica con una vissuta sintonia con la realtà.»

ALVIN CURRAN
(prefazione a "L'improvvisazione nelle avanguardie musicali. Roma, 1965-1978", Aracne 2013)


«Sui nodi davvero complessi dell'improvvisazione ha riflettuto, ricercato ed elaborato con grande profondità Giovanni Guaccero in un volume edito un paio di anni fa e ancora gravido di domande, prospettive, interpretazioni.»

LUIGI ONORI
(recensione a "L'improvvisazione nelle avanguardie musicali. Roma, 1965-1978", Il Manifesto/Alias, 6 – 06- 2015)


«Giovanni Guaccero si discosta da questa linea novecentista-modernista, e individua una strada mediana alternativa all'idea di progresso come necessario rinnovamento ab imis fundamentis, a favore di un linguaggio sì contemporaneo, ma subito coinvolgente grazie all'impiego di mezzi più comunemente condivisi.»

ANTONIO ROSTAGNO
(in Le Liriche greche e altre composizioni vocali di Giovanni Guaccero, Booklet CD “Liriche greche”, 2014)


«Guaccero della Lauda ha centrato il senso percorrendone i lembi estremi, trovando sui margini le risonanze che la lettura può solo vedere indistinte in controluce: ha spezzato le parole fino alle componenti minime, le ha ricomposte e le ha fatte inseguire le une dalle altre, chiedendo sperimentazioni continue alle voci e consegnando così a chi ascolta quella dimensione del testo poetico che, come la verità, spesso giace al fondo.»

RAFFAELE MANICA
(in Lo sperimentalismo vocale di Giovanni Guaccero, Booklet CD “Liriche greche”, 2014)


«Per un compositore, misurarsi nella costruzione di un percorso sonoro da intrecciare a testi così straordinariamente pregnanti [...], rappresenta certamente una sfida di grande fascino ma quanto mai impegnativa. Si deve entrare in sintonia con un codice altro. Guaccero vi riesce magistralmente, senza mai sovrastare la poesia, sfruttando al meglio la straordinaria intrinseca musicalità delle traduzioni di Maria Grazia Bonanno, costruendo un fraseggio musicale che aiuta quasi la ricezione del messaggio poetico, disegnando le parti vocali con estrema discrezione. [...] La scelta di rifarsi a sonorità, a un linguaggio e a esperienze che rinviano al jazz appare assai felice e costringe il musicista a un ulteriore sforzo di adattamento quanto più il codice che si utilizza manifesta, come in questo caso, una sua specifica caratterizzazione e coerenza interna: non si tratta solo di creare un sostegno e un accompagnamento sonoro all'espressione poetica, ma di far incontrare e incrociare, appunto, due percorsi espressivi.»

GIORGIO ADAMO
(Booklet CD “Non capisco la direzione dei venti”, 2015)


«La musica brasiliana è orgogliosa di influenzare un artista con tanto talento. e noi artisti brasiliani impareremo molto con questo lavoro. Un disco molto coerente e esteticamente perfetto. Complimenti anche a tutti i musicisti partecipanti.»

GUINGA
(Booklet CD “A roda dos planetas errantes”, 2016)


Commenti all'intervista "Fra Nuova Consonanza e Música Popular Brasileira", (15-02-2011):

«Un'intervista che si legge tutta d'un fiato segno di uno spirito artistico forte, sincero e sopratutto originale; infatti Giovanni, che conosco da diversi anni, ha sempre indagato sentieri particolari, lontani e inattesi, come se la sua cifra stia nel nascondersi tra le pieghe di musiche altre per restituirle con un colpo di coda assolutamente personale.»( FAUSTO SEBASTIANI)

«Raramente si incontra un artista così maturo sul senso storico della propria arte! Giovanni Guaccero offre da molto tempo ai collaboratori, agli interpreti e al pubblico una esperienza di espressione contemporanea non velleitaria e fastidiosamente in penombra. Una carica umana e artistica ricca entro un'estetica straordinariamente coerente in totale assenza di vetuste questioni di genere.» (MONICA DEMURU)

«Conosco Giovanni e la sua musica che mi piace da sempre.. Sono certo che negli anni la sua musica, così particolare e così diversa dalle altre musiche dei colleghi contemporanei possa trovare un grande riconoscimento strada facendo...ne sono sicuro. Apprezzo questo "rigore" nella libertà di pensiero musicale che traspare dalle parole e dai pensieri di Giovanni (come del resto, buon sangue non mente, nel papà Domenico, che è ancora oggi un punto di riferimento fondamentale per molti compositori della mia generazione). Un rigore che lo porta ad affrontare con serena e decisa fermezza il suo percorso artistico.. cosa davvero rara oggi in questa babele di opinioni e di proposte.» (FABRIZIO DE ROSSI RE)

«Sono brasiliano e vivo a Roma dall'88. Io e Giovanni ci conosciamo da dieci anni e ho avuto 'opportunità di conoscere le sue diverse "anime" musicali. Ho anche avuto il piacere di partecipare - anche se in modo indiretto - al suo vecchio sogno di conoscere la mia terra, in particolare Rio. Dalle nostre chiacchierate ho appreso che Giovanni apprezzava il Brasile sin da piccolo e credo che non sia esagerato dire che lui in qualche modo "sia" brasiliano da sempre, quasi più brasiliano dei brasiliani stessi. La sua conoscenza della MPB è enciclopedica e questo amore si riflette, puntualmente, nelle sue composizioni. Parlare quindi di influenza brasiliana è fuorviante; è Giovanni, con la sua legittima passione, a influenzare amichevolmente chi con lui incrocia le vie musicali.» (PEDRO SCASSA)

ARTICOLI, RECENSIONI, INTERVISTE E CITAZIONI

  • Angela Caporale, Ricerca e sperimentazione nella scrittura per coro di Giovanni Guaccero, dal programma di sala di "Speciale Giovanni Guaccero", 4-12-2016 Apri il testo
  • Luigi Onori, L'insopprimibile bisogno dell'utopia sonora [recensione a L'improvvisazione nelle avanguardie musicali. Roma, 1965-1978], Il Manifesto/Alias, 6 – 06 – 2015 Apri l'articolo
  • Lara Corbacchini, Scheda su "L'arco magico", Musica Domani 03/2013 Apri l'articolo
  • Claudia Bova, "L'arco magico" favola in musica per affascinare i più piccoli, Il Quotidiano, 11-06-2012 Apri l'articolo
  • Bruna Liguori Valenti Vocalità infantile, Ricordi, 2012 [citazioni ed esempi da "Le Isole felici", pp. 134, 138, 143]
  • Stefano La Via, Fra Nuova Consonanza e MPB - intervista a Giovanni Guaccero, Absolutepoetry, 26-01-2011 Apri l'articolo
  • [p. p. cam.], Il Natale secondo Dickens, Calabria Ora, 16-12-2008 (su Cantico di Natale)
  • Laura Valente, Nuova Consonanza – Una maratona impura di suoni del Novecento, La Repubblica, 14-11-2008
  • Tiberia de Matteis, Milena Vukotic – L’omaggio a Dacia Maraini, Il Tempo, 11 – 9 – 2007 Carlotta De Leo, La Dacia dei ciliegi, Corriere della sera, 11-9-2007
  • Antonello Antonelli, Giovanni Guaccero et Alquimia – Musica per le montagne, World music magazine, Marzo –aprile 2005
  • Girolamo De Simone, Musica per le montagne, Konesequenz, 2005
  • Raffaele Bella, Sull’altro “iato” della musica – Incontro con Giovanni Guaccero, Il Manifesto/Alias, 20 – 11- 2004 Apri l'articolo
  • Biagio Coscia, Biagio Coscia ascolta: Musica per le Montagne, Officina HCE, 2004
  • Ettore Scandale, ...IATO! Improvvisazione libera, ZNC presente in atto, Marzo 2003
  • Giuseppina Rossi, Pasolini, sei poesie per sei compositori, Il Manifesto, 9 maggio 2002
  • Virgilio Celletti, Placido incanta l'ateneo raccontando Pasolini, Avvenire, 17-4-2002
  • Lorenzo Tozzi, Torna Pasolini rievocato da Placido, Il Tempo, 17-4-2002
  • Valeria Donelli, L'anima incantata, Il Gazzettino, 21-7-2000 (su Musiche per Quadri Friulani)
  • Igor Fiorini, Flutedance, Falaut, Gennaio - Marzo 2000
  • Dino Tarantino, Domenico e Giovanni Guaccero nelle edizioni musicali, Gargantua, Ottobre -novembre1999
  • Enzo Siciliano, Voce di storia e di natura, La Repubblica (Il Venerdì), 30-7-1999 Apri l'articolo
  • Margherita Goberti, Estate Ferrara, sette via. La Nuova Ferrara, 23-6-1997 (su Pincelada)
  • Claudio Vedovati, Le colpe dei padri secondo Guaccero, Il Manifesto, 18-6-1995 Apri l'articolo
  • [senza firma], Folkstudio contemporanea, e ora la parola agli strumenti, Il Tempo, 1-2-1995
  • Erasmo Valente, In musica e versi l'omaggio all'utopia ansiosa del nuovo, L'Unità, 12-5-1993 (sul concerto Proiezioni Future)
  • [senza firma], Genesi rivissuta su testo poetico, La Sicilia, 24- 5- 1991(su Extra me aliqua res)
  • Giorgio Prosperi, Un'Astrazione fantastica sul Filottete di Sofocle, Il Tempo, maggio 1991
  • Ettore Zocaro, Il Filottete recluso, La Sicilia, 24- 5- 1991
  • Marco Caporali, Canzone brasiliana spiegata in due lezioni-concerto, L’Unità, 17-4-1990

Leggi anche: Biografia | Attività compositiva