GIOVANNI
GUACCERO

composer

A roda dos planetas errantes

Giovanni Guaccero & Choro de Rua

musiche di G. Guaccero

(CD, AlfaMusic, 2016) - vai al sito Egea

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Spettacoli ed Eventi

2005
L'ARCO MAGICO

Favola in musica per bambini in 12 scene
Musica e libretto di Giovanni Guaccero

PARTE PRIMA
Scena 1 – Presentazione di Vittorino / Scena 2 – I racconti della Foresta Incantata / Scena 3 – Risveglio nel mondo delle fiabe / Scena 4 – La Maga Artemis

PARTE SECONDA (IL VIAGGIO)
Scena 5 – Preparazione e consigli delle Amazzoni / Scena 6 – Prima tappa (la Città) / Scena 7 – Seconda tappa (l’Eremita) / Scena 8 – Terza tappa (la Foresta)

PARTE TERZA
Scena 9 – Maia prigioniera di Cobra Grande / Scena 10 – Follia e sconfitta di Cobra Grande (il suono dell’Arco Magico) / Scena 11 – Canzone di Maia e danza finale / Scena 12 – Ritorno alla realtà

Fonti del libretto: leggende delle tribù dell’Amazzonia, Eraclito, Voltaire, C. Baudealire, H. von Hofmannsthal, G. Lorca, M. De Andrade, F. Pessoa, C. Sachs

ORGANICO: voce bianca solista, coro di voci bianche, 9 cantanti-attori, 5 strumentisti, elettronica
DURATA: 70’
ANNO DI COMPOSIZIONE: 2005


AUDIO

Canzone del risveglio (G. Guaccero) con Monica Demuru

VIDEO

L'arco magico TRAILER

PRIMA ESECUZIONE:

Concerti per bambini e ragazzi / Scuola Popolare di Musica di Testaccio (Roma, 10/04/2005)


Giovanni Guaccero direzione musicale
Alessandra del Maro (Sandra Del Maro) narratrice e allestimento

Con il gruppo-laboratorio “Limiar” della Scuola Popolare di Musica di Testaccio

Personaggi e interpreti:
Giacomo Visioli Vittorino
Alice Noris Maia
Claire Chevrolet La Maga Artemis
Quintus Cobra Grande
Benedetto Fanna L’Intrattenitore, L’Eremita, Il Corvo

Le Amazzoni: Antonia D’Amore, Cinzia Berlicchi, Paola Altamura, Valentina Vella

Marco Onorati Flauti
Francesco Snoriguzzi Sax e Clarinetto
Andrea Mancianti Chitarra
Alessandra Franchi Pianoforte
Benedetto Fanna Fisarmonica
e la partecipazione di Nicola Raffone percussioni

Parti audio realizzate in collaborazione con:
Tullio Visioli, Maria Grazia Bellia e il Coro Introduttivo per bambini della SPMT
Nicola Raffone e il Laboratorio di Percussioni per bambini della SPMT
Luca Spagnoletti e il Laboratorio di Musica Elettronica della SPMT
Lucia Staccone e il Laboratorio di Improvvisazione Vocale della SPMT
Mario Camporeale e Stefano Diotallevi
Postproduzione digitale e suono: Paolo Guaccero





DAL PROGRAMMA DI SALA:

La trama
Vittorino (un bambino dei nostri giorni che da grande desidera diventare uno scrittore di successo) leggendo un libro di fiabe si addormenta e si trova coinvolto, tra sogno e realtà, in una vicenda avventurosa in cui i personaggi sono quelli degli stessi racconti che legge (in questo caso le figure fantastiche di un immaginaria foresta di un paese tropicale). Dopo un lungo viaggio, scoperto il segreto dell’arco magico donatogli dalla Maga Artemis, riuscirà a sconfiggere Cobra Grande, a liberare l’amata Maia e a salvare il popolo della foresta. Al suo risveglio non sa se quello che ha vissuto è sogno o realtà, ma probabilmente l’incontro con un mondo così lontano e diverso dal suo avrà prodotto in lui una trasformazione…

L’arco sonoro
Conosciuto fin dalla preistoria e in un certo senso considerato progenitore di tutti gli strumenti a corde, l’arco sonoro è diffuso in diverse aree del mondo (dall’Africa al Sud America all’Europa). Nonostante ciò gli studiosi sembrano concordare con il fatto che la sua origine nulla abbia a che fare con l’arco dei cacciatori: come ricorda Curt Sachs gli archi musicali non si trovano mai associati a credenze e rituali da caccia, ma, soprattutto in area africana, sono spesso connessi a cerimonie di iniziazione o vengono utilizzati per raggiungere la “comunicazione con gli spiriti”. La forma più diffusa di arco è quella con risuonatore solidale-a zucca. Wurubumba, nkungu, urucungu, bucumbumga, marimbau, berimbau, sono solo alcuni dei nomi con cui viene chiamato l’arco sonoro tra l’area africana e sudamericana.

“Il potere del suono” e “la facoltà di creare”
Le fonti ispiratrici del testo vanno, tra gli altri, da Eraclito ai poeti del modernismo brasiliano (Raul Bopp, Mario De Andrade) per ricreare un luogo immaginario sospeso tra foresta amazzonica, antica Grecia e luoghi della modernità. La nostra naturale “aspirazione all’immortalità”, è qui incarnata dallo “scrittore” Vittorino (prototipo del futuro giovane intellettuale dei nostri tempi) e trasformata nel sogno nel conflitto con Cobra Grande (figura mitica delle leggende degli indios), qui custode dell’ “oscurità”, e in ultima analisi della “facoltà di creare”. Ma oggi i personaggi del mito hanno subito un mutamento: se Cobra Grande è “corrotto” da un modello di “civilizzazione degenerata” e vuole distruggere la foresta, Artemis e le Amazzoni hanno “deposto le armi” e hanno scoperto il potere magico del suono, trasformando il loro arco da caccia in arco sonoro. Vittorino, come tutti gli “eroi”, percorre il suo “viaggio di iniziazione”, seguendo il corso del fiume per arrivare infine nella Foresta Incantata. Ma una volta sconfitto Cobra Grande, non sa se inseguire i sogni di potere o cedere alle lusinghe dell’amata Maia, espressione di una “volontà di bellezza”, oramai per noi del tutto perduta. Il risveglio nella realtà non ci da una soluzione, ma il nostro dormire “con un occhio chiuso e l’altro mezzo aperto”, come recita la ninna-nanna finale, ci fa assaporare il gusto di una dolce e cosciente fuga dalla realtà, che è per noi al tempo stesso ricerca del paradiso perduto e salvifico avvicinamento al mondo dell’infanzia.

Il gruppo-laboratorio “Limiar”
Limiar è un gruppo di studenti – autori ed esecutori – formatosi nella SPMT. Le esperienze compiute negli anni precedenti (legate alla composizione, all’improvvisazione, alla canzone) sono alla base di questo lavoro, non solo su di un piano esecutivo, essendo il percorso didattico della composizione un processo di apprendimento anche per chi insegna. L’Arco Magico è così dedicato a tutti loro, oltre che ad Alessandra Del Maro, senza il cui insostituibile apporto, quest’operina non sarebbe mai venuta alla luce. Un particolare ringraziamento va a tutti gli amici della SPMT che hanno creduto e contribuito alla realizzazione del progetto.

G.G.